Esempi di programmazioni di matematica differenziata per la scuola secondaria di II grado. Quali obiettivi proporre in matematica nel caso di alunni con disabilità intellettiva? La valutazione dei pre-requisiti Gli obiettivi di matematica andranno formulati dopo aver valutato attentamente le abilità del soggetto e le competenza già raggiunte con: la lettura della documentazione clinica e scolastica pregressa, l’osservazione sulle abilità
GLO è l’acronimo di Gruppo di Lavoro Operativo. I GLO sono istituiti presso ogni Istituzione scolastica per garantire l’inclusione dei singoli alunni con accertata condizione di disabilità ai fini dell’inclusione scolastico. Fonte normativa L’istituzione del GLO risale alla legge 5 febbraio 1992, n. 104 successivamente modificata dall’art. 9 del Dlgs 66/2017 a sua volta modificato dal Dlgs 96/2019. Pertanto l’ultimo Decreto
Orientamento e disabilità. Quali sono le prospettive lavorative e di studio per gli alunni con disabilità al termine della scuola secondaria di II grado? E per gli alunni che non conseguono il diploma ma che conseguono soltanto l’attestato di credito formativo, quali sono le opportunità? Abbiamo cercato di rispondere a questi quesiti proponendo 3 tipi di percorsi che abbiamo individuato: la formazione,
Eccovi una raccolta di idee e materiali per organizzare e gestire la transizione verso la vita adulta di ragazzi con disabilità. In fondo alla pagine, troverete alcune indicazioni per guidarvi nella definizione degli obiettivi da inserire nel PEI e nella scelta dei PCTO (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento). Inoltre ci saranno indicazioni orientative sulle prospettive lavorative e di
I docenti di sostegno possono inserire all’interno del PEI degli alunni con disabilità il Progetto Cittadinanza attiva. Questo progetto rientra all’interno del Progetto Autonomia. Destinatari: Alunni con disabilità della scuola secondaria di II grado Obiettivi del Progetto Cittadinanza attiva: Sentirsi appartenente a una comunità titolare di diritti e doveri, dare un contributo alla sua comunità, esprimere liberamente le proprie scelte, sapere
Schede didattiche per aiutare i ragazzi con disabilità a gestire in autonomia il denaro.
Il Progetto di Vita di un ragazzo non verbale nello spettro autistico con ritardo cognitivo grave è un esempio di Buone Prassi per l’Inclusione elaborato per il Convegno Inclusione Didattica e sociale di bambini e ragazzi con disturbo dello Spettro autistico organizzato dal Laboratorio di Osservazione Diagnosi e Formazione dell’Università degli Studi di Trento in collaborazione con il Centro Studi Erickson i 25-26 ottobre 2019.