Ripensare la città: progettare spazi urbani inclusivi

Sostegno-superiori/ Buone Pratiche, inclusione, schede didattiche

Città inclusive: perché ripensare lo spazio urbano?

Lo spazio urbano non è neutro: condiziona l’esperienza quotidiana delle persone, e spesso amplifica le disuguaglianze, soprattutto per chi vive con una disabilità. Ripensare la città significa interrogarsi su come l’ambiente che ci circonda può diventare più accessibile, flessibile e inclusivo, capace di accogliere le molteplici forme della diversità umana.

Progettare spazi urbani inclusivi non riguarda solo l’architettura o l’urbanistica, ma implica una riflessione più ampia su diritti, partecipazione e cittadinanza attiva. È un tema sempre più centrale nelle politiche pubbliche, nella formazione scolastica e nella cultura del progetto.

Percorso didattico: una proposta interdisciplinare

Il percorso “Ripensare la città” è pensato per studenti e studentesse della scuola secondaria e propone un approccio integrato tra educazione civica, geografia, arte e cittadinanza attiva, per sviluppare consapevolezza critica sul rapporto tra spazio urbano e inclusione sociale.

Focus: autismo e urbanistica nel libro di Matteo Vanolo

Vi proponiamo un percorso a partire dal libro di Matteo Vanolo, geografo urbano e padre di un figlio autistico. Attraverso aneddoti quotidiani, riferimenti teorici e un approccio critico alle categorie diagnostiche, Vanolo esplora il modo in cui le persone neurodivergenti vivono la città. Il suo sguardo unisce esperienza personale e riflessione scientifica, invitando a ripensare lo spazio urbano come un ambiente più tollerante, adattabile e sensibile alla varietà delle esperienze umane.

Con un linguaggio accessibile ma denso di significato, il testo è una risorsa preziosa per educatori, progettisti, studenti e cittadini consapevoli, e offre un punto di partenza per discutere di urbanistica, disabilità, società e diritti.

Scarica la scheda del libro “La città autistica”

Leggi la nostra scheda libro pedagogica “La città autistica” di Matteo Vanolo.

Obiettivi didattici

Gli obiettivi didattici di questo percorso didattico basato sulla lettura del libro sono:

  • Comprendere e definire il concetto di inclusione e accessibilità urbana
  • Riflettere sul ruolo dello spazio pubblico nell’esperienza quotidiana delle persone
  • Sviluppare competenze di cittadinanza attiva e progettazione partecipata
  • Promuovere l’empatia e il pensiero critico attraverso attività collaborative

Collegamenti interdisciplinari

  • Italiano e Letteratura: analisi di testi argomentativi, saggistica, scrittura riflessiva
  • Geografia e Urbanistica: spazio urbano e costruzione dell’identità sociale
  • Educazione civica: giustizia spaziale, diritti urbani, politiche inclusive
  • Arte e Tecnologia: ideazione grafica e digitale di spazi pubblici accessibili

Attività didattiche (durata: 3–4 lezioni)

Le attività proposte si sviluppano in 3–4 incontri e combinano lettura, riflessione critica, progettazione grafica e presentazione orale. Il percorso è pensato per essere flessibile e adattabile, promuovendo il lavoro di gruppo e la cittadinanza attiva.

Fasi operative:

  1. Introduzione e lettura guidata
    Brevi estratti dal testo selezionato (es. Vanolo) per avviare la riflessione sul concetto di città inclusiva.
  2. Discussione guidata
    Conversazione attiva in classe a partire da domande stimolo: Come viviamo lo spazio urbano? Chi può sentirsi escluso, e perché?
  3. Brainstorming in gruppi
    Gli studenti individuano criticità e propongono idee per rendere più accessibile il quartiere o la zona scolastica.
  4. Progettazione visiva
    Realizzazione di mappe, infografiche o bozzetti con strumenti digitali o cartacei. Le proposte possono includere:
    • aree silenziose
    • percorsi sensoriali
    • segnaletica inclusiva (es. CAA)
    • spazi di decompressione
  5. Report e presentazione finale
    Ogni gruppo espone il progetto, illustrando le soluzioni trovate e i benefici attesi.
  6. Feedback collettivo e riflessione finale
    Discussione su applicabilità reale e collegamenti con il territorio, anche in collaborazione con enti locali.

Spunti di approfondimento

  • Incontro con un esperto (urbanista, architetto, attivista o esperto in disabilità)
  • Creazione di un podcast o video sul tema della città inclusiva
  • Progetto partecipativo con enti locali, scuole o associazioni
  • Elaborato finale (saggio, mappa concettuale, prodotto multimediale)

Progettare insegne inclusive per la città

Avevamo progettato insegne inclusive per le aule scolastiche ma la nostra idea di progettazione potrebbe estendersi alle insegne negli spazi urbani… nei Comuni… nei musei…

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